Tu sei troppo avanti
Round Robin
Esclamò il passato rivolgendosi al futuro:
“a volte vorrei tanto trovarmi al tuo posto, essere visto con gli stessi occhi, essere vissuto con le stesse speranze, essere amato con lo stesso entusiasmo. La mia è un’esistenza difficile, sempre sulla bocca di tutti, giudicato in ogni situazione, vittima di ogni tipo di ingiuria.. vivo negli occhi spenti di ogni singolo essere vivente, disperso, frammentato, a volte sordo. Anche quando, apparentemente, sembra che i ricordi portino a momenti bellissimi, scopro che la tristezza di essere trascorso crea uno strano fenomeno, che non comprendo, la nostalgia; ecco allora che i sorrisi, stretti tra labbra appena socchiuse, si trasformano in occhi bassi inondati da lacrime; il cuore si stringe diventamdo piccolo piccolo per non soffrire più del dovuto.. Ma come? io sono esistito! sono stato partecipe di questi momenti, sono io che ti ho accompagnato in quegli istanti.. poi mi rendo conto che io stesso sto pensando con un tempo molto lontano dall’essere vivo.. io stesso forse provo nostalgia nel ricordarmi.
A volte vorrei tanto essere al tuo posto per potermi dimenticare di questi momenti, per avere un po di pace. Sarebbe bellissimo, penso, poter guardare ai pensieri di tutti e scoprire di cercarli in alto, tra le stelle, nascosti dove gli occhi non arrivano; sarebbe bellissimo si.. ma ancora una volta il tempo dei miei pensieri è sbagliato.. Hai ragione, sono un visionario, un illuso, il mio destino è questo, lo è sempre stato; se fossi diverso da quello che realmente sono.. non sarei il passato, non sarei l’ombra di ciò che sono stato e sarei uno di quei pensieri nascosto dove gli occhi non arrivano.
A volte vorrei tanto essere al tuo posto, lo vorrei davvero.. ma anche questa volta il mio tempo è sbagliato.”
“Amico mio”
rispose il futuro,
“ti capisco meglio di quanto tu creda.. ti posso assicurare che più di una volta ho desiderato di non far parte di un tempo che dovrà ancora essere. Il non sapere dove mi troverò, con chi sarò, cosa sarà successo è più difficile di quanto immagini; sono interminabili ragionamenti convulsi, confusi. La paura di poter infrangere tutti i sogni che ogni essere umano ripone in me è oppressiva.. le loro voci, i loro pensieri, le mani che mi cercano, le urla che il vento porta fino a me. Non sono così bello come credi, forse sono esattamente l’opposto; sono un’effimera probabilità che vive tra migliaia di condizioni, milioni di forse.. e se non fossi in grado? e se fallissi? come potrei fare per rimediare? non è detto che quell’istante arriverà esattamente per come sia stato sognato, non è certo che io sarò davvero. Ognuno crede che io venga una sola volta, ed è pronto ad abbandonarmi alla prima incertezza, al primo timore; è in quel momento che sento le tue malinconie, è in quel momento che provo il tuo dolore.. mi dispiace amico mio, mi dispiace di non potermi fermare per poterti aiutare.. soffro nel sapere che i miei fallimenti saranno le tue maledizioni.
La pace che tu vorresti qui non ci sarà mai.. sii onesto sempre con te stesso e non desiderare di essere qualcuno d’altro, qualcuno che potrebbe non essere nulla di quello che speri, niente di ciò che credi; qualcuno che potrebbe non essere mai. Se potrò scegliere di essere qualcuno d’altro, in tutta sincerità, sceglierò di non essere così lontano da tutto, ma se così sarà non sarò più io, e non potrò mai esserlo.. in questo caso sarò pronto ad abbandonarmi.”
Davvero..”
interruppe il presente..
“la parte più difficile è starvi a sentire ogni singolo minuto di ogni ora di ogno giorno. Parlate come se ci foste soltanto voi, forse dovreste davvero ascoltarvi una volta; lecchiamoci le ferite dandoci, a testa bassa, dei falliti, rimuginiamo sugli eventi accaduti maledicendoci per non esserci comportati un un altro modo.. abbiamo perso la guerra, una strage infinita ed irrecuperabile. Ok, rimbocchiamoci le maniche allora, domani è un altro giorno.. vedrete che sarà migliore.. faremo, diremo, costruiremo, le cose andranno diversamente.. oppure no?
E’ avvilente, nessuno che si renda conto di quante energie vengono spese in questo assurdo modo, nessuno che si renda conto di quanto io sia importante, di quanto io sia l’artefice della vera felicità. Sono tutti troppo occupati a tirare le somme o a preventivare le spese.. non c’è nessuno che riesce a fermarsi per un istante e godere di quello che ha nell’esatto momento in cui ce l’ha. Eppure sono l’unico che si ripete all’infinito per ogni singolo minuto di ogni ora di ogni giorno.
Se potessi scegliere di essere qualcuno d’altro sceglierei di non essere come te passato perché, vivendo con lo sguardo all’indietro, andrei a sbattare.. sceglierei di non essere come te futuro perché, vivendo con il naso all’insù, inciamperei; se potessi davvero scegliere sceglierei di essere me stesso ancora una volta, e poi un’altra ed un’altra volta ancora”.